“LOW Rickshaw” il primo risciò tailandese in perfetto Lowrider style.

Per il Bicycle Film Festival 2007, abbiamo voluto strafare portando qualcosa di veramente speciale che attirasse l’attenzione dei presenti, e così, quasi per caso, ci siamo imbattuti in un risciò tailandese originale degli anni 50, in pessime condizioni ma che ha subito attirato la nostra attenzione, così cominciò una vera odissea di complicazioni legate alla spedizione (il corriere demolì definitivamente il risciò prima della consegna) e al restauro.

Per cominciare, abbiamo completamente smontato il risciò arrivando addirittura a dividere in 2 parti il telaio, in modo da poter restaurare e riparare ogni singolo pezzo.

L’impresa si presento quasi subito ardua, i bulloni avevano filettature diverse da quelle italiane, i cerchi erano di dimensioni differenti e con raggi sovradimensionati per sopportare il carico, ogni singola vite, pezzo e accessorio risultava irreperibile.

Così con con queste difficolltà abbiamo cominciato il vero restauro del risciò.

Per prima cosa abbiamo sverniciando comletamente il telaio, facendo riverniciare la parte posteriore (opportunamente separata dalla parte anteriore) di rosso, così come era in origine, successivamente abbiamo portato a cromare la parte anteriore del telaio, le balestre, che servivano da sospensione per il sedile passeggeri, il paraurti posteriore, e varie parti della sella e del telaio.

Una volta  finito e montato il telaio, abbiamo cominciato il restauro del sedile passeggeri, in legno e con vari inserti in lamiera incisi con disegni  tipici tailandesi; la cosa non è stata affatto facile e per qualche giorno abbiamo dovuto trasformarci da  meccanici in restauratori, con tanto di pennellino e prodotti speciali per riportare allo splendore originale i diversi colori presenti sul sedile.

abbiamo sistemato l’imbottitura del sedile e sostituito il tappetino.

A questo punto telaio, sedile, balestre, paraurti e sella erano restaurati e abbiamo potuto rimontarli per poter arrivare finalmente alla parte più divertente, l’installazione degli accessori UrBaZ che lo avrebbero reso il primo risciò lowrider al mondo.

Gli accessori UrBaZ utilizzati in questa occasione sono stati: Forcella springer rovesciata da 26″, catena cromata, manubrio Chopper, pedali twister, marmitte posteriori, specchietto retrovisore, trombetta buggle, manopole electra con cuciture a vista, streamer in pelle.

Alla fine il risultato è stato più che soddisfacente e i nostri sforzi sono stati premiati con la curiosità e i complimenti nei posti dove l’abbiamo esposto: il “Bicycle Film Festival”, all’esterno del cinema, e all'”urban velodrome party”, il primo rave ciclistico italiano.

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